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FILIPPO MAGNINI ANCORA RE DEI 100 STILE LIBERO

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Inviato da admin di 29 Mar 2007 - 01:34 PM

Vince a pari merito col canadese Hayden...


MELBOURNE - Come Matt Biondi a Madrid 1986 e Perth 1991; come Alexander Popov a Roma 1994 e Perth 1998. Filippo Magnini si conferma campione del mondo dei 100 stile libero. Si conferma re nella patria del nuoto, alla Rod Laver - Susie O'Neill di Melbourne.
Magnini, imbattuto a Europei e Mondiali da Madrid 2004, vince in 48.43 (passaggio 23.24) in ex aequo con il canadese Brent Hayden, a quattro centesimi l'australiano Eamon Sallivan. Ai piedi del podio, in sequenza, il brasiliano Cesar Fihlo Cielo, lo statunitense Jason Lezak, l'olimpionico olandese Pieter van den Hoogenband e i sudafricani Roland Schoeman e Rik Neethling, argento e bronzo uscenti, tutti in 34 centesimi.

"Ho vinto una delle gare più veloci della storia, nel paese del nuoto, in un mese atipico come aprile, ho eguagliato i doppi successi dei mitici Matt Biondi e Alexander Popov". Magnini racconta l'impresa che sembrava facile dopo i 47"3 e 47"1 lanciati in staffetta, ma che è diventata tremendamente difficile dopo il passaggio ai 50: settimo in 23"24, un decimo in più rispetto alla virata di Montreal 2005 che propiziò il tocco sul 48"12, record italiano, dei campionati e quarta prestazione all time.
Il recupero di Magnini è stato prodigioso, soprattutto negli ultimi venti metri, quando riprende Hayden toccando per il 48"43 ex aequo.
"L'oro è un onore, una gioia immensa Rivincere mi trasmette sensazioni strane, diverse dal successo di Montreal. Lì ero la sorpresa. Qui tutti mi aspettavano e sembrava che la vittoria fosse dovuta. Inoltre sapevo di non essere al cento per cento - racconta Re Magno - A dieci metri dalla fine mi sentivo a pezzi, ma non potevo mollare, eravamo tutti incollati. Con l'arrivo di Montreal sarei stato fuori dai primi tre, invece ho chiuso alla grande. Sono cresciuto, come atleta, come uomo. Mi sento un nuotatore maturo, capace di gestire le difficoltà. Un grazie, enorme, a Claudio Rossetto, al Ct Alberto Castagnetti, alla Larus e alla Federnuoto. Ringrazio tutti".

Magnini ha virato con 37 centesimi di ritardo da Schouman, poi crollato, 17 da Hayden e 32 da Sullivan. "Eè stata una gara impressionante, mostruosa - continua Superpippo - Io però sono sempre lì. Cambia il podio, cambiano gli atleti, ma non io. Felicità oggi signica aver compiuto il mio dovere, aver regalato all'Italia davanti alla tv un motivo per gioire, aver fatto suonare l'inno di Mameli".

Rispetto all'oro di Montreal, vincere a Melbourne "mi ha emozionato di più - racconta Magnini - Il pubblico del palazzetto ha applaudito con grande partecipazione, sembrava che fossimo in italia. E' stato un gesto molto bello, gratificante, un plauso al nostro lavoro".

Emozionante essere premiato da Popov, è un'emozione enorme. E' stato l'unico a a sostenermi quando i giornali qui neanche mi menzionavano...


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